Gabriele D'Annunzio

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08_11_2005

 

   

Gabriele D'Annunzio

   
   
     Militare
 
     
 
     
 
Gabriele D'Annunzio in partenza per il volo su Cattaro. Archivio Fondazione Vittoriale degli Italiani
   Gabriele D'Annunzio e Benito Mussolini
 
Gabriele D'Annunzio, shot 1895 - 1900 ca.
  Il Vittoriale degli Italiani, il complesso monumentale
 
D'Annunzio, il “folle volo” su Vienna che cambiò la guerra
  Isotta Fraschini

 

Gabriele D'Annunzio, allo stato civile Gabriele d'Annunzio (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1º marzo 1938), è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista e patriota italiano, simbolo del decadentismo e celebre figura della prima guerra mondiale, dal 1924 insignito dal Re Vittorio Emanuele III del titolo di Principe di Montenevoso.

Soprannominato il Vate (allo stesso modo di Giosuè Carducci), cioè "poeta sacro, profeta", cantore dell'Italia umbertina, o anche "l'Immaginifico", occupò una posizione preminente nella letteratura italiana dal 1889 al 1910 circa e nella vita politica dal 1914 al 1924. È stato definito «eccezionale e ultimo interprete della più duratura tradizione poetica italiana […]». Come figura politica, lasciò un segno nella sua epoca ed ebbe un'influenza notevole sugli eventi che gli sarebbero succeduti.

La sua arte fu così determinante per la cultura di massa, che influenzò usi e costumi nell'Italia - e non solo - del suo tempo: un periodo che più tardi sarebbe stato definito, appunto, dannunzianesimo.

 

 

 

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