Amore e dovere
Raccolta di aforismi sul tema dell’amore, pubblicata nel 1921.
Alle soglie dei cinquant’anni, Leone Tolstoj abbandona il mondo e si ritira nel suo eremo di Jàsnaja-Poljana a lavorare la terra. Una esistenza semplice, ispirata alla pura dottrina cristiana, la rinunzia alle ricchezze terrene, la bontà verso tutti gli esseri viventi, il lavoro, la sobrietà, la castità: ecco, in brevi tratti, la filosofia della sua nuova vita.
A questa concezione idealistica, anzi religiosa, il sommo scrittore russo si ispira, naturalmente, anche nel trattare il grande problema dell’amore. Tolstoj è sopra tutto un moralista, e come tale combatte non soltanto il vizio, l’abuso od il pervertimento erotico, ma anche la semplice ricerca del piacere sessuale. Amore è, per lui, sinonimo di bontà, di affetto esteso a tutti gli esseri umani.
Dall’incipit del libro:
L’uomo ama, non perchè sia suo interesse amar questo o quello, ma perchè l’amore è l’essenza dell’anima sua; perchè non può non amare.
L’uomo non vive per soddisfare i suoi bisogni, ma vive per l’amore.
Il vero amore, quello che si manifesta, non per via di parole, ma di atti, dà solo la vera sagacia e la saggezza vera.
L’amore non può essere sciocco.
Là dove cessa l’amore, comincia il disgusto.
L’amore è un sentimento che si può avere, ma non si può predicare.
L’unità nell’amore, può dar la maggiore somma d’amore.
Per essere capace di amare gli altri, bisogna non amare esclusivamente sè stesso.