Fiabe dei fratelli Grimm

 

 

 

Per Ad alta voce Elia Shilton legge Fiabe dei fratelli Grimm tradotte da Antonio Gramsci - La vita e l'opera di Gramsci mostrano non solo la preoccupazione per le nuove generazioni possibili vittime di totalitarismi, ma pure una immaginazione per le nuove generazioni. L'interesse per le fiabe di uno dei più limpidi intellettuali italiani non è dunque strano, le fiabe, quelle dei Grimm in particolare, mostrano un altro modo di guardare e capire il mondo. Queste traduzioni sono state realizzate alla fine degli anni Venti del Novecento e, rispetto a come le abbiamo sentite raccontare, paiono più racconti che fiabe. E in questi racconti di preoccupazione e immaginazione Gramsci mostra la via di una educazione dei fanciulli e delle fanciulle che passi attraverso libertà, uguaglianza e indipendenza di pensiero. Le fiabe: Nevina (Biancaneve); Storia di uno, Giovanni Senzapaura; Mignolino + Il lupo e i 7 caprettini; Cenerentola; Cappuccetto rosso + I quattro musicanti di Brema; Il pellegrinaggio di Mignoletto + Elsa la furba; Lo scricciolo e l'orso + La figlia di Maria; I tre omini + Gente furba; Le tre filatrici + I dodici fratelli; Rosaspina + La contadinella furba; Fratellino e sorellina; Gianni e la felicità; Il re dei ranocchi + Il cane e il passero; Rumpelstilzchen + Millepelli; Giannino e Ghitina.

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